domenica 6 gennaio 2013

Vuoti a Perdere (nel mezzo del cammin senza aver lasciato mentalmente le scuole medie)

Di recente ho assistito in FB alla querelle tra un amico e un suo presunto amico. Ad un certo punto il presunto amico rinfaccia all'altro di essere stato buttato fuori dalla compagnia per non so quali presunti torti. La cosa mi ha fatto riflettere. Se si trattasse di adolescenti, anche tardo adolescenti, la cosa sarebbe normalissima, un rito di passaggio cui è impossibile sottrarsi, il cerchio chiuso, il branco etc. Ma il caso in questione riguarda persone che hanno superato da diverse lune la fase "ciccia e brufoli", e quindi è anomalo sentire dire da un adulto "sei stato buttato fuori dalla compagnia" quasi che la "compagnia" sia l'unico metro di socializzazione. Rimanda ad una prospettiva della vita in cui individui adulti, lontani dall'unica forma di apparentamento che ha dominato per secoli, cioè la famiglia e le sue tradizioni, si apparentassero sull'onda di un vuoto da colmare, - la cena, l'happy hour, l'inaugurazione di un nuovo locale, l'essere tifosi di una squadra piuttosto che un'altra-. In tali gruppi si intersecano diverse passioni tra persone che non condividono di fatto un valore, ma un vuoto a cui dare valore, e si vengono a creare sia nel web che fuori, i medesimi giochi di ruolo in cui esiste un presunto leader, un gruppo di sostegno, che se la canta e se la suona e che induce (talvolta in maniera ambigua) il membro non in sintonia ad andarsene. E' la società che scorre veloce, conoscenze approssimate su una medesima scala di pseudo valori, una botta e via, non mi piaci più ti banno, o ti evito per strada, così senza un perchè, o solo perchè non confermi più la mia identità di ruolo, dando ragione alle mie presunte certezze. Questo mi appesantisce l'anima.
*PS: la focosa interazione è nata da una considerazione giudicata blasfema e irriverente sul mondo del calcio, i calciofili, da presunti tifosi che non hanno potuto sopportare che ci fosse, perfino, gente a cui di tale materia non solo non ne potesse fregare un beato cazzo ma giudicasse il fenomeno roba da terza media.

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